Sorveglianza segreta e nuove tecnologie nel diritto europeo dei diritti umani

La sorveglianza segreta, oggi influenzata dalle nuove tecnologie, ha invertito nei tempi più recenti i termini dell’attività di sorveglianza tradizionale, la quale è ormai caratterizzata dalla domanda, agli individui, di trasparenza e, allo stesso tempo, dalla segretezza dei sorveglianti. Il diritto europeo dei diritti dell’uomo è basato sull’idea secondo cui le misure di sorveglianza segreta sono tipiche dello stato di polizia e che, possono pertanto essere ammesse soltanto se rigorosamente necessarie e associate alle dovute garanzie per il sorvegliato. Il presente lavoro mira a definire quali sono tali condizioni e garanzie nel diritto europeo. L’articolo esamina le relative disposizioni della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, nonché la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo e della Corte di Giustizia dell’Unione europea in materia.

Secret surveillance as influenced by new technologies has currently inverted the terms of traditional surveillance activities, which are characterised now by a claim of transparency for individuals, on the one hand, and by the secrecy of surveillants, on the other hand. The European law of human rights is based on the idea that secret surveillance is typical of the police state; therefore, it can be admitted only if strictly necessary according to a number of conditions and, if admitted, it must be applied in association with due guarantees for the surveilled. The present work aims at defining those conditions and guarantees as set by the European law. It examines the concerned provisions of the European Convention of Human Rights, as well as the jurisprudence of the European Court of Human Rights and the Court of Justice of the European Union in this field.

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