L’impiego dei social network nella pubblica amministrazione: quid iuris?

Simposio: I social network fra comunicazione e partecipazione politica

La diffusione di massa di internet e delle ICT condiziona ormai in profondità la vita personale e i rapporti sociali, con un impatto crescente anche sul sistema politico. Tra le innovazioni del web 2.0, i social network si collocano nello spazio pubblico quali strumenti, contestualmente, di comunicazione e di partecipazione. Accanto alle opportunità da essi offerte, ad esempio per l’abbassamento delle barriere di accesso all’agone politico o per la semplificazione dei rapporti tra cittadini e istituzioni, vengono sempre più spesso segnalati i rischi di un loro impiego privo di regole funzionali alle esigenze del pluralismo democratico. Gli interventi qui ospitati esplorano tale scenario secondo diversi approcci di studio propri del diritto pubblico e da prospettive tematiche complementari, proponendo una riflessione a più voci che affronta problemi generali e specifici generati dalla rivoluzione digitale nel campo dei rapporti politici: dall’incidenza di tale rivoluzione sulla teoria (e sulla crisi) della rappresentanza, da apprezzare non solo sul versante ascendente, ma specialmente su quello discendente della costruzione dell’offerta politica (Massa Pinto), fino alle questioni di inquadramento normativo (de iure condito e condendo) dei social quali canali di comunicazione da parte di esponenti politici che ricoprono incarichi di governo (Celeste) o da parte della p.a. in generale (Rossa), piuttosto che come strumenti di costruzione del consenso nelle campagne elettorali (Servetti), passando per una rilettura dell’art. 49 Cost. alla luce dell’uso dei social nella quotidianità dei principali partiti italiani (Grasso).

The massive spread of the Internet and ICTs has a growing impact on the political system. Among the latest innovations of what has been called Web 2.0, social media have emerged in the public space both as communication and participation tools. Alongside the many opportunities they offer in terms of exercise of freedoms, the risk of their use to the detriment of democratic pluralism is increasingly being reported. The papers presented in this section of the special issue explore this phenomenon, addressing general and specific problems generated by the digital revolution in the field of political relations. Massa Pinto analyses the impact of the digital revolution on the theory (and crisis) of representation; Celeste examines the legal value of messages posted on social media by politicians who hold government positions; Rossa explores how Italian law regulates the use of social media by the public administration; Servetti investigates the regulation of these new communication tools in the context of electoral campaigns; Grasso, finally, concludes with a reinterpretation of Article 49 of the Italian Constitution in light of the use of social media by the main Italian parties.

 

I contributi pubblicati all’interno di questo simposio riprendono gli interventi compiuti dagli Autori durante il panel “I social network fra comunicazione e partecipazione politica”, presentato alla seconda conferenza annuale dell’Italian Chapter di ICON-S “Le nuove tecnologie e il futuro del diritto pubblico”, tenutasi a Firenze il 22-23 novembre 2019, conservando il tono tipico delle comunicazioni orali, con la sola aggiunta delle note a piè di pagina e dei riferimenti bibliografici utilizzati materialmente per la loro stesura.

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