I captatori informatici: una riforma troppo contenuta per uno strumento investigativo così pervasivo

Lo scritto analizza il funzionamento dei c.d. captatori informatici recentemente introdotti nell’ordinamento italiano con il d.lgs 216/2017 analizzando, in particolare, la pervasività di tale strumento investigativo. Il testo prende in considerazione sia l’aspetto prettamente tecnico sia quello giuridico ripercorrendo le diverse pronunce giurisprudenziali che hanno portato il legislatore a inserire i captatori informatici come mezzo di ricerca della prova nel codice di procedura penale.

The article concerns the functioning of the so-called Trojan horse malware, recently regulated in Italy by Law 216/2017 examining, in particular, the pervasiveness of the use of this investigative tool. The essay analyzes both technical and legal aspects of such use retracing the judgments that led the Italian parliament to regulate Trojan horses in the Italian Criminal Procedure Code under the chapter relating to the gathering of evidence.

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