L’intelligenza artificiale (IA) e le regole. Appunti.

Le innovazioni digitali caratterizzano la nostra epoca. Praticamente ogni attività professionale e sociale coinvolge l’intelligenza artificiale. Ciò nonostante, non esiste una definizione di intelligenza artificiale e una disciplina giuridica uniforme di queste innovazioni. Questo paper affronta la questione attuale delle regole per l’intelligenza artificiale, indagando le diverse posizioni degli autori e riprendendo la risoluzione del Parlamento Europeo del 2017 sulla robotica e il diritto civile. Nella prima parte, è discussa l’opportunità di regolare queste applicazioni di IA e si riprende la lezione di Stefano Rodotà sul diritto e le nuove tecnologie. Successivamente, il saggio individua gli aspetti più critici dell’applicazione di categorie tradizionali a questi nuovi fenomeni digitali. Particolare attenzione è posta ai c.d. responsibility gaps e all’impatto delle applicazioni IA sui diritti fondamentali. Nella parte finale, si individuano i principi più idonei a regolare il fenomeno come proposti dalla dottrina giuridica europea.

Digital innovations mark our age. Virtually every professional and social activity involves artificial intelligence systems. Nevertheless, there is no definition of artificial intelligence and there is no uniform legal discipline of such innovations. This paper addresses the current issue of artificial intelligence rules, investigating the different positions of the Authors and recalling the 2017 Resolution of the European Parliament on robotics and civil law. In the first part, the opportunity to regulate these IA applications is discussed and Stefano Rodotà’s lesson on law and new technologies is resumed. Subsequently, the essay identifies the most critical aspects of the application of traditional legal categories to these new digital phenomena. Specific attention is paid to the so-called responsibility gaps and the impact of IA applications on fundamental rights. In the final part, we identify the most suitable principles to regulate the phenomenon as proposed by the European legal doctrine.

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