Riflessioni in tema di diritto all’oblio

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Provo a buttare li’ qualche commento, riprendendo i punti iniziali della riflessione di Peter Fleischer da cui discendono i successivi

1) If I post something online, should I have the right to delete it  again?
che io possa cancellre cio’ che pubblico su un mo spazio, mi sembra  ovvio. A meno che non ceda i diritti sui miei contenuti con un contratto.  Nel qual caso non stiamo parlando di hosting provider ma di  altro.

3) If someone else posts something about me, should I have a right to  delete it? Virtually all of us would agree that this raises difficult issues of conflict between freedom of expression and privacy.
Traditional law has mechanisms, like defamation and libel law, to allow  a person to seek redress against someone who publishes untrue information about him. Granted, the mechanisms are time-consuming and expensive, but the legal standards are long-standing and fairly clear.

Appunto, la legge (“traditional” ?) ha dei meccanismi long standing e  fairly clear. (btw, anche google ha una procedura per attuare la  “traditional” law http://bit.ly/dO9GSg ).

La situazione fin qui mi pare abbastanza semplice.

Per me c’e’ un bel punto invece qui:

2) If I post something, and someone else copies it and re-posts it on
their own site, do I have the right to delete it?

se io posto qualcosa, a meno che io non conceda dei diritti, chi lo
ricopia e riposta commette una illegalita’. Se ho concesso i diritti, li
ho concessi. Se non li ho concessi, sono ancora miei, come disse Lapalisse.
E se sono miei e qualcuno li usa, ho voce in capitolo…

Mi sbagliero’ ma mi sembra di cogliere una linea di pensiero per cui i  dati, una volta pubblicati, diventano  – di fatto – di pubblico dominio. E’ cosi’, non ci si puo’ fare nulla…

E allora, una volta che sono di pubblico dominio, se intervengo per  limitarne la diffusione, attuo una censura.

E da qui il resto del ragionamento.

Ma secondo me e’ l’assunto che mi pare trasparire nell’articolo che e’ contestabile. Un dato pubblicato non vuol dire che sia di pubblico dominio.

Colgo solo io questa sfumatura concettuale di base ?

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