Educazione contro repressione: la via giapponese alla tutela della proprietà intellettuale

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Che la tutela dei diritti di proprietà intellettuale in rete sia uno degli issue giuridicamente più spinosi e controversi degli ultimi anni non lo scopriamo certo oggi. Il violento dibattito e le barricate della rete degli ultimi giorni contro i due controversissimi progetti di leggi in discussione al Congresso, SOPA e PIPA – di cui si è già ampliamente dato conto in questo blog – non ne sono che una dimostrazione.

In questo quadro, in cui sembra che l’unica modalità efficace di enforcement della tutela della proprietà intellettuale in rete sia limitare la privacy dei netizen e comprimere la loro libertà di espressione, è da segnalarsi, per la sua originalità, un recentissimo intervento del governo giapponese.

Il Ministero degli affari interni e delle comunicazioni ha infatti comunicato (la comunicazione è disponibile, in lingua giapponese), lo scorso 20 gennaio, che avrebbe distribuito, tra il 23 e il 29 gennaio, falsi sceneggiati pirata sulle due maggiori piattaforme p2p del Paese, Winny e Share, utilizzate quotidianamente da circa 150 mila utenti (i torrent users possono arrivare a toccare, nei giorni più “caldi”, anche le 240 mila unità giornaliere). Gli sceneggiati pirata sono però dei falsi in quanto sono files che di uno sceneggiato hanno solo il nome e infatti, una volta scaricati e aperti dall’utente, si rivelano essere in realtà un avvertimento (per il testo, in giapponese, si veda qua), rivolto proprio all’utente che li ha illegalmente scaricati, sul fatto che sia l’upload che il download di materiale pirata, e quindi coperto dal diritto d’autore, è illegale. Ricordiamo che il download di contenuti coperti da diritto d’autore è stato dichiarato illegale in Giappone a partire dal 2010.

L’avvertimento porta la firma di numerose associazioni legate sia alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale che all’intrattenimento (The Association of Copyright for Computer Software-ACCS; Japanese Society for Rights of Authors, Composers and Publishers-JASRAC; Japan and International Motion Picture Copyright Association, Inc.-JIMCA; Recording Industry Association of Japan-RIAJ; The National Association of Commercial Broadcasters in Japan-NAB).

La rete televisiva nazionale, la NHK, ha dato copertura nazionale alla notizia, sia tramite i telegiornali che tramite il proprio sito (testo in giapponese).

Questa iniziativa del governo nipponico si discosta decisamente, a livello metodologico, dalle usuali proposte volte a tutelare il materiale coperto da copyright in quanto si caratterizza per uno spirito educativo invece che repressivo. Lo scopo dell’avvertimento è dunque quello di ricordare all’utente di stare mettendo in atto una pratica illegale che danneggia i titolari del diritto d’autore e di scoraggiarlo così a continuare a ricorrere a tale pratica per consumare contenuti protetti. Sicuramente, però, al fine di garantire a questa iniziativa un qualche margine di successo, sarà necessario affiancarla da una campagna di promozione di accesso legale ai contenuti multimediali.

A prescindere da quello che sarà l’esito di questa campagna educativa intrapresa dal governo, essa è comunque da apprezzarsi principalmente perché sembra testimoniare il riconoscimento della sostanziale impossibilità di tutelare la proprietà intellettuale imbavagliando la rete e attentando alla privacy dei suoi utenti nonché di come i diritti di proprietà intellettuale non siano meritevoli di una tutela maggiore rispetto alla libertà di espressione e al diritto alla privacy.

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