Nella sua recente intervista per Money.it, nella rubrica The Advisor di Jacopo Paoletti, Oreste Pollicino affronta il delicato tema dell’intelligenza artificiale e dei suoi potenziali rischi, mettendo in guardia dal pericolo di un controllo centralizzato e incontrollato che potrebbe trasformarsi in una “tecnocrazia”, una forma di governo dominata dalla tecnologia e dai suoi algoritmi.
Sul rapporto tra diritto, etica, e tecnologia il Professore osserva: “la persona umana ha diritto a non essere ridotta a dato, automatizzata nel giudizio, né governata da logiche opache. Idea alla base di questo paragrafo è ogni decisione tecnologica che incide su diritti fondamentali deve essere fondata su trasparenza, comprensibilità e contestabilità. La dignità precede l’efficienza, la libertà precede la profilazione. La tecnologia è strumento, mai soggetto sovrano. L’algoritmo non può diventare il nuovo Leviatano. La Costituzione digitale deve custodire lo spazio dell’umano, della scelta, dell’imprevedibilità. E ricordarci che anche nell’epoca dell’intelligenza artificiale, la responsabilità rimane irriducibilmente nostra“.
Per leggere l’intervista completa, clicca qui.