Sulla responsabilità civile degli internet service provider per i materiali caricati dagli utenti (con qualche considerazione generale sul loro ruolo di gatekeepers della comunicazione) – Law and Media WSP no. 4/2020

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Law and Media Working Paper Series no. 4/2020

Sulla responsabilità civile degli internet service provider per i materiali caricati dagli utenti (con qualche considerazione generale sul loro ruolo di gatekeepers della comunicazione)

SOMMARIO: 1. Introduzione e delimitazione del tema. – 2. Il tipo di responsabilità. L’art. 2055 c.c. – 3. Responsabilità contrattuale o aquiliana? – 4. L’ambito soggettivo di applicazione. – 5. Si tratta di disciplina in negativo (esenzione da responsabilità), non affermativa di responsabilità. – 6) Le tre figure tipizzate e il problema della pretesa passività del provider. – 7. La pretesa passività e l’attuale modello di business delle piattaforme. – 8. Non necessità del requisito di passività (pur con qualche dubbio). – 9. Ancora ipotizzando di applicare il cons. 42 all’hosting provider. – 10. Alcune sentenze sul punto della pretesa necessità che si tratti di provider passivi. – 11. Sintesi del ragionamento sul tema della pretesa passività. – 12. Intermezzo su una recente e nota sentenza di Cassazione. – 13. Il provider di mero trasporto (art. 14 d. Lgs. 70/2003). L’inibitoria/injunction. – 14. Il caching provider (art. 15 d. Lgs. 70/2003). – 15. Cenni sul contenzioso intorno a queste prime figure di provider. – 16. L’hosting provider (art. 16 d. Lgs. 70/2003). Esatta attuazione delle norme europee? – 17. Esenzione da cosa? – 18. L’hosting provider può attendere fino al ricevimento di un ordine dell’autorità senza perdere il safe harbour? – 19. Posizione di garanzia? Primo arbitro tra interessi in conflitto, da dirimere con congruo bilanciamento. – 20. Inevitabilità del ruolo decisorio (e quindi censorio) su diritti soggettivi. Applicabilità dei diritti fondamentali anche verso enti privati come le piattaforme. – 21. (segue) recenti provvedimenti giurisdizionali italiani sul tema. – 22. Ancora sulla conoscenza richiesta dall’art. 16 c.1. – 23. Una ricostruzione della disciplina posta dall’ art 16 c.1. – 24. L’art. 16 c.2. – 25. L’art. 16 c. 3. – 26. L’art. 17 c. 1: la non assoggettabilità a obbligo generale di sorveglianza o ricerca. 27. (segue) la sentenza Scarlet. Rilevanza dello stato della tecnologia, 28. Una recente opinione dell’AG presso la C.G. in causa C-18/18, Eva Glawischnig-Piesczek c. Facebook Ireland limited). – 29. L’inibitoria. Giurisprudenza europea in tema. – 30. L’inibitoria. Giurisprudenza italiana in tema. – 31. (segue:) l’ingiunzione c.d. dinamica. – 32. Sintesi sul divieto di istituire un obbligo generale di sorveglianza o ricerca ex art. 17 c. 1. Il caso europeo Eva Glawischnig-Piesczek c. Facebook Ireland limited, C-18/18. – 33. L’art. 17 c. 2. – 34. L’art. 17 c. 3. Cambiamenti in vista per la disciplina del safe harbour?

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