Rubrica startup – Intervista a Davide Fiorentini (Dotadv)

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Nella quarta puntata del nostro viaggio sulle start-up italiane, MediaLaws ha incontrato Davide Fiorentini, co-fondatore di Dotadv, piattaforma dedicata a editori e concessionarie per automatizzare la vendita diretta degli spazi pubblicitari.

Come giudichi il mercato italiano di internet oggi? Quali le maggiori criticità e quali, a tuo avviso, gli scenari interessanti per il prossimo futuro?

Domanda ambiziosa: Intenet è un mercato complesso che presenta al proprio interno diversi segmenti ben strutturati e molto distanti tra loro (editoria, ecommerce, servizi informativi, ecc). Credo però che, come negli altri media, l’advertising sia il suo cuore pulsante. Se parliamo di criticità si sta assistendo ad un ribasso dei prezzi degli spazi pubblicitari causato da un’attenzione quasi ossessiva alle performance, con gli editori in sofferenza per questo tendenza. Tra gli scenari più interessanti per questo 2013 vedo la nascita del programmatic premium, che riporta il controllo pubblicitario nelle mani degli editori.

Quali sono i maggiori ostacoli che, sotto il profilo giuridico e legislativo, hai incontrato nella tua esperienza di start-upper? Al netto del recente decreto su start-up e innovatori, quali riforme ti aspetti dal prossimo Governo?

Il problema principale per uno startupper italiano è l’accesso al credito. Le banche sono sulla “difensiva” e le iniziative del Governo non riescono a superare quest’ostacolo. Dal prossimo Governo mi aspetto agevolazioni più incisive non soltanto per quanto riguarda il mondo delle startup, ma per una più generale ripresa economica del Paese.

Sulla scorta della tua esperienza, quali consigli ti sentiresti di dare ai giovani start-upper che scelgono di investire nel mercato di internet oggi?

Una buona idea non basta, bisogna avere un solido business model. E’ un consiglio che do agli altri e che tengo ben presente per me stesso, considerandomi a pieno titolo dentro la categoria “giovani start-upper”. Altro consiglio è affidarsi a dei buoni consulenti che sappiano aiutare gli start-upper nei campi dove sono meno preparati.

La pubblicità on-line è una enorme opportunità per le imprese, ma, se osservata dalla prospettiva del giurista, pone non pochi problemi. Come giudichi la legislazione vigente? Se avessi una bacchetta magica, cosa modificheresti?

Le innovazioni pubblicitarie corrono in fretta sul Web e la legislazione arriva tardiva. Intenet è un mezzo globale sottoposto a leggi locali e si naviga spesso in acque incerte.
Pensiamo ad esempio come le tecnologie di targeting, che inseguono l’utente durante la navigazione proponendogli inserzioni sulla base dei suoi dati di navigazione, e la tutela della privacy siano spesso entrate in conflitto.
Se avessi la bacchetta magica vorrei che ci fosse un organismo internazionale che legiferasse tempestivamente sulla materia e che considerasse l’advertising come uno dei motori dell’economia globalizzata.

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