Smart assistant e dati personali: quali rischi per gli utenti?

Gli smart assistant sono programmi di assistenza vocale ormai molto diffusi. Il loro facile utilizzo e soprattutto la loro idoneità a rispondere a semplici richieste inoltrate dall’utente si accompagna però all’estrema pervasività degli stessi, che basano il loro funzionamento sulla raccolta di dati personali dell’utente (spesso di categorie particolari di dati) e si dimostrano idonei a captare pressoché ogni informazione rilasciata nell’ambiente circostante. Numerosi appaiono dunque i profili problematici che gli assistant presentano con riguardo alla disciplina del trattamento dei dati personali; i quali fanno emergere la necessità di ricercare una soluzione configurata in termini di “design” del programma stesso, all’interno di uno scenario in cui anche le certificazioni sono destinate ad assumere un ruolo sempre più di rilievo.

Smart assistants are now very popular voice assistance programs. Their easy use and above all their suitability to respond to simple requests sent by the user is though accompanied by the extreme pervasiveness of the assistants, which base their functioning on the extensive collection of the user’s personal data  (often special categories of data), and have proven to be capable of capturing almost any information released into the surrounding environment. Therefore, there are several challenging aspects that assistants show in comparison to the discipline of personal data processing, which reveal a need to seek a solution configured in terms of “design” of the program itself, within a scenario where even certification mechanisms are destined to assume an increasingly crucial role.

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