L’algoritmo come pastore del giudice? Diritto, tecnologie, prova scientifica

Il lavoro è diviso in due parti, dedicate rispettivamente all’influenza delle nuove tecnologie sugli studi giuridici e sul diritto stesso. Nella prima parte si sostiene che le nuove tecnologie rendono meno difficili di un tempo gli studi empirici e che i giuristi dovrebbero essere più aperti a questo genere di studi. Nella seconda si sostiene che le nuove tecnologie trasformano significativamente alcuni aspetti del diritto, sia sostanziale che processuale, fra cui la determinazione dell’elemento soggettivo del reato, della prova scientifica, degli standard probatori e del rischio di recidiva. La metafora dell’algoritmo come pastore del giudice suggerisce che, nel loro migliore utilizzo, gli algoritmi possono fungere da guide alla decisione giudiziale, senza sostituirsi a essa.

The work has two parts, dedicated respectively to the influence of new technologies on legal studies and on law itself. In the first part it is argued that new technologies make empirical studies less difficult than before and that jurists should be more open to this kind of approach. In the second, it is argued that new technologies significantly transform some aspects of law, both substantive and procedural, including the determination of the subjective element of crime, of the value of scientific evidence, of the standards of proof and of the risk of recidivism. The metaphor of the algorithm as shepherd of the judge suggests that, in their best use, algorithms can act as a guide to judicial decision, without replacing it.

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