Il mercato dei dati personali: tra tutela dell’interessato e tutela dell’utente

Il diffondersi della prassi di offrire servizi senza richiedere in cambio un corrispettivo in denaro ma subordinando l’erogazione del servizio alla prestazione del consenso al trattamento dei dati personali degli utenti impone di verificare la liceità di tali operazioni e, dunque, della possibilità di usare i dati personali come moneta corrente per accedere a beni o servizi. La questione rileva sotto profili differenti, in quanto chi accede a un servizio acconsentendo al trattamento dei propri dati è sia un utente-consumatore, sia un “interessato” (soggetto, cioè, cui i dati si riferiscono). Il saggio intende dunque analizzare come le norme a tutala dei consumatori, da un lato, e quelle in materia di protezione dei dati personali, dall’altro, affrontino la questione della legittimità del mercato dei dati personali, giungendo alla conclusione che mentre le prime si limitano a indicare come tale scambio debba essere attuato, sono le seconde a stabilire i criteri per verificarne la legittimità sostanziale.

The prevailing business model of offering services “for free” asking the users to consent to the processing of their personal data raises the question of the legitimacy of the practice of using personal data as currency to have access to goods or services. The issue is relevant under different perspectives, as those who access a service consenting to the processing of their personal data are both consumers and data subjects. The essay therefore intends to analyse how consumer protection rules, on the one hand, and data protection regulation, on the other, tackle the issue of the legitimacy of a personal data market. As the article tries to prove, while consumer protection regulates the conditions of such an exchange, it is data protection rules that regulate the merits of its legitimacy.

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